Pensioni: in Italia diminuiscono, in Siria aumentano



In Italia si fanno cortei, assemblee, manifestazioni per tutelare il lavoro o quel poco che ne resta. Susanna Camusso, leader della Cgil,   qualche giorno fa ha detto: “"Siamo in piazza perché il Paese ha bisogno di risposte rapide per uscire dalla crisi. La prima di cui il Paese ha bisogno  è una redistribuzione fiscale ai lavoratori dipendenti e pensionati, che permetta di far ripartire consumi e produzione". Quindi mentre in Italia si auspica una redistribuzione fiscale per far ripartire l’economia, in Siria si aumentano gli stipendi dei militari e dei dipendenti pubblici. Infatti, il presidente Bashar al-Assad, come riporta l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, ha emanato due decreti che prevedono un aumento degli stipendi e delle pensioni.  

 

Assad, scrive la Sana, ''ha emanato il decreto legislativo numero 38 del 2013 per l'aumento degli stipendi mensili del personale civile e militare, e 'il decreto legislativo numero 39 del 2013 per l'aumento delle pensioni mensili del personale civile e militare in pensione''. Continuando questo trend ( irrimediabilmente ribassista per l’Italia ), tra qualche tempo potremmo assistere, nostro malgrado, a una emigrazione  rovesciata, dall’Italia verso il  Medio Oriente.