Anche La Repubblica.it scrive sull'indagine della procura di Palermo riguardante il concorso a DS

 
 
 
La notizia delle indagini della procura di Palermo sul concorso per Dirigenti scolastici svolto in Sicilia arriva anche all'interno delle pagine dei quotidiani nazionali ( La Repubblica.it : http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/09/25/concorso-preside-indaga-la-procura-denunciate-irregolarita.html?ref=search ) con tanto di nomi e cognomi.
Di seguito si riporta il testo dell'articolo:
 
Concorso a preside, indaga la Procura denunciate irregolarità agli orali

LA PROCURA indaga sull' ultimo concorso per presidi. I 176 neodirigenti scolastici siciliani vincitori dell' ultimo concorso, nominati meno di un mese fa, vedono già traballare la poltrona conquistata dopo avere superato ben quattro prove concorsuali. Gli esposti presentati da alcuni concorrenti bocciati all' esame orale hanno fatto scattare l' apertura di un' inchiesta condotta dal sostituto procuratore Daniela Varone e dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci. I pm hanno incaricato la Digos di acquisire gli atti del concorso e di avviare una serie di audizioni con persone informate sui fatti per accertare le accuse rivolte da coloro che sono stati estromessi: gli esposti parlano di colloqui che sarebbero stati condotti con poca trasparenza e con una inusitata severità da parte delle due sottocommissioni che passavano in rassegna i candidati giunti all' ultima prova.





L' inchiesta è soltanto agli inizi ma potrebbe rimettere in discussione l' intera selezione e vanificare mesi e mesi di studio e lavoro. Gli estromessi all' orale avrebbero fornito agli inquirenti materiale documentale che proverebbe le irregolarità denunciate. L' esposto segue una serie di ricorsi alla giustizia amministrativa tendenti a fermare la selezione. Ora il timore dei neo dirigenti è che il concorso possa seguire lo stesso destino di quello del 2004, con selezione annullata ed esami ripetuti. Nell' ottobre del 2011, nell' Isola il concorso vide ai nastri di partenza poco meno di 4 mila candidati che si sono contesi l' accesso agli scritti attraverso il "quizzone" di 100 domande a risposta multipla - uguale per tutto il territorio nazionale e da affrontare in 100 minuti - previsto dal bando. Gli idonei alla prova preselettiva furono 971.A questo punto, la prima commissione giudicatrice venne integrata da altri componenti e si formarono due sottocommissioni coordinate da un presidente. Si procedette così alle prove scritte dalle quali risultarono idonei soltanto in 260. Gli esclusi presentarono ricorso al Tar per presunte irregolarità nella nomina dei componenti della commissione che, prima di assestarsi, registrò una serie di inaspettate dimissioni. La prima a fare un passo indietro «per irrevocabili impegni professionali e per problemi familiari» fu Angela Nicotra, presidente della commissione giudicatrice, lasciò prima che venissero nominate le due sottocommissioni per le prove scritte. Al suo posto subentrò l' ispettore in pensione Nicola Nicoletti. La seconda a dimettersi fu Irene Iannello, componente di una delle due sottocommissioni, che si candidò alle primarie indette in città per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale. Al posto della Iannello, il 28 dicembre 2012, fu nominato il preside Fausto Clemente che non fece neppure in tempo ad assumere l' incarico perché dopo appena due settimane venne dichiarato decaduto e sostituito dalla preside Margherita Francomano. Nel frattempo si era dimesso anche uno degli esperti di informatica, Girolamo Di Trapani. Il concorso arrivò alle prove orali con 260 aspiranti presidi per 237 posti. A questo punto, tutti si aspettavano tranquilli esami orali con quasi tutti idonei. Invece le commissioni usarono il pugno di ferro e bocciarono 84 candidati. Sono rimasti così in 176, meno dei posti disponibili. Adesso l' esposto in Procura con l' apertura dell' inchiesta.


SALVO INTRAVAIA      SALVO PALAZZOLO