I BES e il fumo

Riportiamo un articolo di Francesco Masala dal titolo " I BES e il fumo " pubblicato su Fuoriregistro ( http://www.didaweb.net/fuoriregistro/leggi.php?a=16673 )  dove si linka un pezzo di RTS:


I BES (acronimo dei bisogni educativi speciali) è l'invenzione dell'anno, tutti gli studenti hanno bisogni educativi speciali, che non hanno bisogno di un insegnante di sostegno, secondo il MIUR, ma non bisogna lasciare indietro quegli studenti, c'è chi è dislessico, chi è povero, chi è immigrato, chi ha qualche problema di crescita.
Il gioco è inventare qualcosa di nuovo, per distrarre l'attenzione, e non solo, il nostro think tank ministeriale ha creato un'arma di distrazione di massa, i BES. Si costringono i docenti a lavoro supplementare, senza averne le competenze, facciamo capire loro di essere inadeguati, ci siamo detti nel think tank, e ci chiederanno loro di fare dei corsi di aggiornamento, anche a pagamento.
Chi si ricorderà più che bisogna insegnare, a scuola, occorre riempire scartoffie, fare corsi come Sisifo, gliene inventiamo un altro, lo faranno, è sicuro.




 Chi si ricorderà che le famiglie hanno un bisogno educativo speciale come il tempo pieno, noi vorremmo tanto, ma motivi di equilibrio finanziario, di compatibilità economiche, di obiettivi europei non lo consentono, tutti saranno confusi, chi chiederà ancora il tempo pieno?
Chi si ricorderà che famiglie e studenti e docenti hanno un bisogno educativo speciale come le classi da 20 studenti e non da 30, noi vorremmo tanto ,al MIUR, ma motivi di equilibrio finanziario, di compatibilità economiche, di obiettivi europei non lo consentono, tutti saranno confusi, chi chiederà ancora classi meno numerose?
Chi si ricorderà che i disabili con nove ore di sostegno hanno un bisogno educativo speciale di 18 ore col docente di sostegno, noi vorremmo tanto, al MIUR, ma motivi di equilibrio finanziario, di compatibilità economiche, di obiettivi europei tutti saranno confusi, chi chiederà ancora più sostegno?
E poi il fumo, la piaga della scuola, un capolavoro, da qui abbiamo trovato l'ispirazione (http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=1b1AaShsUDA).
Chi si ricorderà delle pillole di saggezza, dei mancati aumenti di stipendio e dell'anzianità, del buco nero dove fanno sparire ai contributi comunitari a fondo perduto della Direzione Generale della Ricerca, dei 3 miliardi di fondi statali ed infine del miliardo l'anno di fondi ordinari per gli enti di ricerca, per l'ammontare di oltre 10 miliardi di euro l'anno? (http://aldodomenicoficara.blogspot.it/2013/10/il-blocco-del-contratto-e-il-buco-nero.htm)
Una nube di fumo non farà vedere più niente, che bravi che siamo.


Fuoriregistro on line

 
Fuoriregistro deve a Domenico Starnone  l'idea del titolo e l'ambizione di raccontare la scuola attraverso la cronaca dei fatti, comici o drammatici, minuti o terribili che ne scandiscono l'agire quotidiano, e la libera espressione dei pensieri o delle emozioni che li accompagnano. Passione, sdegno, rabbia, delusione o entusiasmo, vengono condivisi dentro uno spazio che vuole prima di tutto essere d'ascolto e di comprensione delle reciproche ragioni e delle differenti prospettive, alla ricerca di un autentico dialogo. Non ci sono requisiti particolari per la collaborazione, se non il desiderio di costruire una scuola, pubblica, in grado di accogliere tutti e ciascuno e a tutti e a ciascuno offrire una significativa opportunità di crescita e di sviluppo.

Nel suo duplice aspetto di pagina web e newsletter settimanale, la rivista ha ospitato e ospiterà testimonianze personali, informazioni, notizie, comunicati, appelli, proposte didattico-educative, riflessioni sui modelli pedagogici o sociali, giudizi sui percorsi di riforma o sulle scelte politiche da cui traggono origine, tutto quanto, insomma, dentro la scuola costituisce occasione di dibattito e confronto tra le sue componenti, che cercano consapevolezza critica e perseguibili ipotesi di cambiamento.

Nel tempo, la rivista ha cambiato veste e struttura, curando sempre con particolare attenzione l'aspetto partecipativo.

Nelle sezioni dello Spazio aperto chiunque sia interessato può proporre interventi di vario genere: se si tratta di opinioni sulla scuola verranno inserite nella Galassia dedicata, se si tratta di altro in Grandangolo.

Nelle rubriche, la rassegna Notizie dal fronte offre spunti di riflessione sugli avvenimenti scolastici; la nuova sezione In classe è aperta invece ad esperienze più strettamente didattiche, in un'ottica di scambio professionale tra docenti e/o studenti.
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