La scuola è in grado di attrarre i laureati migliori ?

Lo Stato è in grado di attrarre i laureati migliori alla professione di insegnante,  dando loro l’autonomia di cui hanno bisogno per disegnare meglio l’offerta formativa e spendere in modo più efficace le risorse ?
Una tra le tante risposte possibili  al quesito la si può leggere in un articolo del Corriere della Sera dal titolo " Perché (ora) sono inutili più fondi alla scuola" : "Gli insegnanti italiani sono pagati poco in rapporto al Pil pro capite, rispetto a quanto sono pagati in media gli insegnanti nei Paesi Ocse. E a questo si aggiunge una lunga gavetta di precariato in cui conta soprattutto l’anzianità e non il merito, per diventare docenti. È difficile pensare che in questo modo si possano attirare i laureati migliori (soprattutto nelle materie scientifiche e tecniche) a meno che non si tratti di persone che abbiano una vera passione totalmente disinteressata per questo mestiere (e per nostra fortuna ce ne sono).

Eppure, ad ogni concorso per la scuola il numero di candidati è sempre largamente superiore al numero di posti disponibili. È un fatto per certi versi sorprendente, ma è facile ipotizzare che non siano i migliori laureati a essere attratti da questa professione, che paga poco ma chiede anche poco (l’orario di lavoro di un insegnante italiano è inferiore alla media Ocse) e assicura il posto fisso ".