GUANTO DI SFIDA AD UNA CLASSE DIRIGENTE PRIVA DI SENSO CIVICO

di Lucio Ficara
Sono profondamente indignato come cittadino italiano, al pensiero che nel mio PAESE esista una tale classe dirigente priva del minimo senso del pudore e totalmente priva di senso civico. Bisognerebbe rifondare la classe dirigente del nostro Paese, iniettando forte dosi di civismo ed anche di spirito cristiano. Per tale motivo lancio un guanto di sfida, contro una classe dirigente che manca delle basi fondamentali di senso civico, per meritare il ruolo che ha. Vi domanderete, cosa ha scatenato, nel mio animo, tanta indignazione? Si tratta di alcune prese di posizione, da parte di autorevoli associazioni professionali, che annoverano tra le loro fila moltissimi dirigenti scolastici. Nello specifico mi riferisco ad alcune dichiarazioni dell' ASASI e dell' ANP, comparse sul sito Orizzontescuola. Tali associazioni che sono presiedute rispettivamente dal  prof. Roberto Tripodi, (D.S. ITIS Volta PA) e dal prof. Giorgio Rembado , sarebbero intervenute sulla sentenza di condanna di alcuni docenti, per il crollo del soffitto del Liceo Darwin che ha privato della vita l'allievo Vito Scafidi. 
Tali condanne hanno sconcertato queste associazioni professionali, che ignorando la tragedia della perdita umana di un giovane ragazzo, avrebbero dichiarato: " la condanna è da considerarsi paradossale. La legge  impone agli enti locali Comuni e Province di consegnare gli edifici scolastici ai dirigenti scolastici in perfetto stato e in condizioni di massima sicurezza. Non conosciamo le motivazioni delle sentenza, ma è certo che i Docenti responsabili della sicurezza non possono essere in grado di valutare gli aspetti relativi alla staticità degli edifici tranne che in presenza di macroscopici segni evidenti anche per chi non sia un tecnico". Sulla stessa linea anche l'Associazione Nazionale Presidi, che si pone alcune domande : Cosa avrebbero dovuto fare i docenti condannati: procedere loro – sostituendosi ai servizi tecnici della Provincia – ad indagini diagnostiche o ad ispezioni invasive della struttura? con quali fondi e con quale competenza giuridica ad operare su beni altrui?" Ma se a morire sotto il peso di quel maledetto contro soffitto ci fossero stati i figli di chi grida allo scandalo contro questa sentenza, piuttosto che il povero Vito, siamo sicuri che tali associazioni avrebbero rilasciato queste dichiarazioni? Oppure avrebbero, come giustamente hanno fatto i genitori di Vito, accolto la sentenza come un monito perché non succedano mai più tali tragedie? La morte di Vito, cari Tripodi e Rembado è stata causata dall'inettitudine, di gente che dovrebbe avere l'onere di essere classe dirigente seria ed onesta, ed invece ha solo l'onore e l'orpello di essere elevata ad una statura che non merita, a causa di una modesta etica morale e per la completa assenza di senso civico. Probabilmente per tali associazioni è più importante difendere l'indifendibile, piuttosto che trovare dove stanno realmente le responsabilità di chi ha impedito ad un giovane ragazzo di realizzare i sogni della sua esistenza. Noi pensiamo che una classe dirigente che abbia senso civico e carità cristiana dovrebbe imparare a fare silenzio e a rispettare la vita.