Scuole-Caserme, ANNUNCI & carote: modelli d’ Europa & Finlandia -Lontani-… TROIKA-Casati & Grecia -Vicini- !!!


Bacchetta o Frustino... Ministro Casati ?

Son la TROIKA... e ti son VICINO !!!  
















E’ senz’altro apprezzabile il fatto che il nuovo Presidente del Consiglio abbia posto la scuola e l’edilizia scolastica tra le priorità del governo del Paese. Ed è anche apprezzabile che abbia voluto coinvolgere l’architetto Renzo Piano come garante per la “qualità del rammendo” degli edifici scolastici. Ma… non sarebbe forse il caso di ripensare all’edilizia scolastica in funzione di un modo diverso di “fare scuola” ?
Si veda al proposito il mio “Appunti per un riordino complessivo del Sistema educativo di istruzione e di formazione”. In effetti, quando nel secondo Ottocento il governo italiano postunitario si preoccupò di costruire una “coscienza patria” in milioni di sudditi – o di “regnicoli”, sic ! – che fino alla proclamazione del Regno avevano appartenuto a Stati diversi, investì soprattutto in due direzioni: la scuola e l’esercito. Con la legge Casati dal 1861 fu generalizzata la scuola elementare e i primi due anni furono dichiarati obbligatori e gratuiti; e dal 1862 venne dichiarato obbligatorio anche il servizio di leva.
Si rese quindi necessaria una massiccia costruzione di scuole e caserme e gli architetti che le progettarono non persero molto tempo ad inventiva. Caserme e scuole erano più o meno simili: lunghi e larghi corridoi lungo i quali si affacciavano aule o camerate.
La bacchetta nelle mani dei maestri, il frustino in quelle dei caporali …

… Mi sono limitato solo ad alcuni spunti! Ha ragione Renzo Piano, quando dice che il tutto va costruito attorno a un albero ! Sì !
Ma questo tutto va pensato in funzione di un “fare scuola” diverso !
CASATI E LA SUA LEGGE SONO TRAMONTATI DA TEMPO ! E LA FINLANDIA È VICINA !


LINK integrale di Maurizio Tiriticco edito ieri:
http://www.scuolaoggi.com/index.php/edilizia-scolastica/154-scuole-o-caserme

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Lo scopo (della TROIKA) , ufficialmente, è quello di decidere a chi e come destinare gli aiuti finanziari che sovente i paesi dell’Eurozona richiedono. Nella pratica, questo compito – di per sé già colmo di responsabilità – “degenera” o si trasforma, DIVENTANDO QUALCOSA DI PERVASIVO.
Nei fatti, la Troika si intromette negli affari economici dei paesi a cui sono stati concessi gli aiuti. Alla luce del sole, Bce-Fmi-Ue approvano gli aiuti e raccomandano politiche economiche finalizzate alla distruzione delle cause che hanno determinato la richiesta. In verità, i tre enti decidono cosa uno Stato deve fare e cosa non deve fare per ricevere gli aiuti. INSOMMA, SI PERPETRA UNA SORTA DI RICATTO.
Già a primo acchito appare evidente come la Troika, ogni qualvolta agisce in questo modo, VIOLI IL DIRITTO ALLA SOVRANITÀ NAZIONALE. Il caso emblematico è rappresentato però dalla Grecia, SPOGLIATA ORMAI DI OGNI FACOLTÀ DECISIONALE. Il paese ellenico si è scoperto qualche anno fa in una clamorosa crisi finanziaria, ha chiesto aiuti a “chi di dovere”, gli sono stati concessi e da quel momento È STATA COSTRETTA a rispettare le volontà della Bce, del Fmi e della Ue.
VOLONTÀ CHE SONO CONCISE CON LO SMANTELLAMENTO DELLO STATO SOCIALE, CON PROFONDI TAGLI AL PUBBLICO IMPIEGO E, IN GENERALE, CON POLITICHE DI AUSTERITY CHE HANNO CATAPULTATO IL PAESE A UN TENORE DI VITA DA GUERRA MONDIALE.

LINK integrale edito il 23 Gennaio 2014:
http://www.webeconomia.it/troika-italia-greco-spettro-commissariamento/3167/