Passa ai contenuti principali

Il grande caos di TFA, PAS e graduatorie

La politica continua a parlare di scuola, soffermandosi su due punti fondamentali: i PAS, ossia i percorsi abilitanti speciali e le graduatorie di istituto. Si discute anche di TFA e di Scuola 2.0. Tante belle sigle che occultano o mettono in secondo piano i veri protagonisti dell’inferno scolastico: studenti e lavoratori. Dannati costretti a subire continue vessazioni per un contrappasso immotivabile o comunque ancora oscuro. E c’è anche chi afferma che lavoratori e sindacati dovrebbero smetterla di protestare e far lavorare tranquillamente il governo, come se fosse immorale far valere i propri diritti e preservare se stessi. Fa dunque bene chi invoca a gran voce il giudizio della Corte Europea. Il 27 marzo, infatti, la Corte di Giustizia Europea scioglierà il nodo cruciale che tiene col fiato sospeso i trecentomila precari della scuola. Secondo i lavoratori e la Commissione UE, la normativa italiana (la famosa e temuta legge 106/11) è in contrasto con il diritto comunitario e specificatamente con la direttiva 1999/70/CE che prevede la stabilizzazione dopo tre anni di contratti, ma anche un risarcimento danni dissuasivo per chiunque viva la condizione di precarietà oltre i limiti consentiti e, non ultimo, il principio di non discriminazione tra personale di ruolo e a termine anche in tema di scatti stipendiali. Il discorso vale sia per i docenti che per il personale ATA, per tutti quei lavoratori inseriti nelle graduatorie che sono stati chiamati come supplenti o sono stati assunti con contratti di precariato (spesso alla fine dell’attività didattica, così da far risparmiare allo Stato qualche mensilità di stipendio), nonostante i posti siano vacanti, dunque disponibili.


Il precariato nella scuola italiana tocca cifre spaventose e cresce anno dopo anno. Non è ovviamente colpa di questo o quel ministro (anche se la Germini è tra le personalità politiche più legate alla questione). Sono decenni che lo Stato sfrutta i lavoratori con formule di vecchia o nuova precarietà al solo fine di non assumere e risparmiare denaro.
Il problema si rinnova con l’avviamento dei PAS. Nel caso del percorso abilitante di strumento musicale A077, sono per esempio moltissimi i conservatori a protestare con l’aiuto dell’Anief. L’intoppo sta nei tempi d’introduzione e di partenza. I docenti (candidati o abilitandi) dicono di non essere stati informati in tempo. Molti ignorano del tutto i piani del governo, che, secondo le stime, sta pensando a una differenziazione nel punteggio tra TFA ordinario (chi arriva all’esito dopo una prova d’ingresso al corso abilitante) e TFA speciale (chi giunge all’abilitazione per vie traverse che chiameremo PAS scuola). Gli abilitandi TFA speciale o PAS possono infatti vantare titoli di servizio spesso maggiori, ma di “tracciabilità” non sempre chiara. Manca quindi un titolo abilitante forte, ottenuto con procedura di merito oggettiva e vi è lampante disparità formale rispetto al percorso dei TFA ordinari che hanno paura di essere scavalcati in graduatoria.
Le graduatorie di istituto dovrebbero essere aggiornate nel mese di maggio, e non a giugno o luglio come succedeva negli ultimi anni. Secondo la UIL le graduatorie di istituto saranno riaperte proprio il 10 maggio con scadenza il 9 giugno. Il Miur ha assicurato l’inserimento in testa alla lista della terza fascia delle graduatorie di istituto per tutti coloro che frequentano il PAS (che non terminerà ovviamente a maggio) e l’iscrizione con riserva nella seconda fascia. Il decreto per la riapertura delle graduatorie a esaurimento 2014 dice che non sarà possibile per nessuno inserirsi ex novo, che il procedimento riguarda coloro che intendono aggiornare il proprio punteggio o spostare la provincia. E, in questo caso, saranno almeno centocinquantamila i docenti precari a restare esclusi dall’unico spiraglio di avanzamento, il solo canale di reclutamento per la chiamata a ruolo. Persistono quindi i dubbi e le polemiche sulle posizioni e i metodi di risoluzione del problema. Anche il purgatorio si rivela un inferno… Dove andranno a finire i vincitori di concorso che ancora attendono la chiamata? E i laureati in scienze della formazione? E i vecchi diplomati alle magistrali? E i poveracci che hanno buttato soldi e tempo nella SICSI?

 
 http://scuola4u.it/2014/03/22/il-grande-caos-di-tfa-pas-e-graduatorie/