BILANCIO DI FINE ANNO SCOLASTICO, giugno 2014, di Giancarlo Memmo

Termina l'anno scolastico, è tempo di una riflessione.

Ho una cattedra con 18 ore di sostegno e 6 ore di materia curricolare, nonostante l'orario sia su frazioni orarie da 50 minuti, sono  fra quelli che "restituisce tutto" in docenza, lo faccio perchè sono una persona onesta, intellettualmente e praticamente. Quindi sono sempre o quasi a Scuola!
Lo faccio perchè ritengo ad esempio che chi è già stato "toccato" dalla Natura, non meriti altre vicende che sono tipicamente umane, anzi "troppo umane" come diceva un Filosofo.
Una delle cose belle del mio lavoro è la "diversità": sono diversi i ragazzi, sono diversi i colleghi, è diverso il personale scolastico e i genitori.
La "diversità" ti arricchisce, ma allo stesso tempo "l'esposizione alla diversità" (mi verrebbe da dire biodiversità..ehehehe) "ti consuma": sei sempre messo in gioco, gli "esami" non finiscono mai!
Credo che l'unica cosa sicuramente da salvare nella Scuola siano i ragazzi, di solito quando sono a colloquio con i genitori, capisco sempre che i ragazzi sono sempre meglio dei genitori e a volte degli stessi insegnanti.
Credo sia naturale e credo che questo fatto empirico ci possa dare molta speranza per il futuro.
L'altra cosa bella del mio lavoro è "la progettualità": io mi sono specializzato, con convinzione, in progetti per ragazzi che potrebbero non avere un "futuro". E' una sfida meravigliosa!
Già "il progetto", una specie di "ponte" sul futuro.
Comunque ho capito che progettare è esattamente come fare l'agricoltore, coltivare, inaffiare, dissodare....e non è detto che ti vada bene!
La figura dell'insegnante la possiamo dividere in due grandi categorie,
quelli che portano a Scuola i loro problemi personali e quelli che li lasciano fuori dal portone di ingresso: io appartengo alla seconda categoria e non per carenza di problemi personali.
Gli insegnanti sono una categoria "strana", è un pò che li osservo.
Credo che tutto nasca dal fatto che il loro lavoro sia nell'ambito della creatività ma anche dal fatto che hanno una grande autonomia (anche costituzionalmente riconosciuta). Non posso dire che sono tutti meravigliosi, rigorosi, competenti e coerenti, tuttavia spesso quando penso a loro penso ai processi alle Brigate Rosse a Torino degli anni settanta o di piombo: erano gli unici "giudici popolari" che non rifiutavano la nomina!
Gli insegnanti fanno spesso delle attività (a me capita) in cambio di "niente", di "soddisfazioni", spesso future, spesso se le augurano, ma sanno che forse non le vedranno.
Tutto questo, ed altro ancora, mi fa dire senza ombra di dubbio, che il corpo docente italiano è ancora uno dei gruppi sociali "sani" del Paese, moralmente e professionalmente, nonostante le varie "riforme della scuola" e i "vari" "riformatori".
Per questo alla fine dell'anno scolastico l'Amministrazione dovrebbe dire con una stretta di mano: "professore...grazie per tutto quello che ha fatto! Le siamo riconoscenti, grazie."
In questo anno scolastico ci tenevo a realizzare il Blog della Costituzione con i ragazzi di prima, almeno prima che Renzi la "riformi" (le virgolette sono obbligatorie!).
Ho voluto aprire e chiudere il blog con due episodi storici assai significativi che racchiudono, a mio avviso, il senso della nostra Carta: le lettere di addio dei partigiani condannati a morte e la questione delle foibe.
Non sono riuscito a trovare la vignetta di Forattini delle due piramidi dei morti per la liberazione del Paese (la piramide dei 40.000 partigiani e la piramide dei 150.000 alleati anglo-americani), prima o poi la troverò. Infatti è vero che una linea geometrica passa per almeno due punti, ma una "linea storica", a mio avviso, avrebbe bisogno di tre punti.
Pazienza prima o poi la troverò questa vignetta.
Quindi alla fine, anche in questo anno scolastico, ho imparato più di quanto sia riuscito a trasmettere: ora so fare un blog, so fare un ipertesto, so usare i cloud...l'anno prossimo vorrei imparare a fare una pagina web e una video conferenza per le lezioni on line, ma vorrei anche prendermi questa seconda laurea di cui pago sempre l'iscrizione e non riesco mai a trovare il tempo per "studiarla".
Insomma credo di avervi detto il mio segreto: io parto con l'idea di "imparare" non di insegnare...e ogni anno mi diverto a imparare cose nuove e spero che i ragazzi imparino con me.
Tutto qui!
Buone vacanze a tutti i miei ragazzi, ai colleghi e agli amici...io bazzicherò anche da queste parti. :-)

G.M.