Scuola, docenti a rischio: condanna penale se portano via registro o ne hanno uno proprio

di Carlo Lanzone


Cambia la scuola italiana con l'introduzione del registro elettronico: ai docenti è consigliato di compilare giorno per giorno la pagina online per non incorrere non solo in ritardi nella redazione, ma soprattutto in condanne penali causate dal portarsi a casa il registro o dall'utilizzo di un secondo registro, cartaceo e personale.
E' quanto si evince dalla sentenza emessa dalla V Sezione Penale della Corte di Cassazione risalente allo scorso 4 giugno (la numero 23237) per la quale il docente che porta a casa il registro o l'insegnante che ne redige un altro, personale e parallelo, custodendolo presso la propria abitazione, rischia una condanna penale. Peggio ancora se rimaneggia i voti a scrutinio già concluso, azione per la quale rischia la condanna per falsità ideologica in atto pubblico con pena che può essere elevata fino ad un massimo di 10 anni.
Tale pronuncia, quindi, apre scenari inquietanti, soprattutto per l'introduzione recente del registro elettronico, un pagina online che sostituisce, di fatto, il cartaceo. Pertanto, ai docenti è consigliato aggiornare giorno per giorno tale registro: sarà necessario inserire la data, le ore di lezione con le classi, gli argomenti trattati, le assenze giornaliere e temporanee, le note disciplinari, i compiti assegnati, i voti in caso di interrogazione o nel caso in cui si è portato in classe i compiti corretti. Il tutto dovrà essere aggiornato tempestivamente anche se, nella maggior parte delle scuole italiane, sono poche le postazioni con pc per permettere agli insegnanti di poter operare online.
Ed è per questa ragione che molti insegnanti, quasi tutti, hanno un loro registro cartaceo, quasi sempre un'agenda o un quaderno, dove annotano tutto ciò che succede in classe in attesa di poter inserire le informazioni sul registro elettronico, magari con calma a casa. Operazione che ora sappiamo essere del tutto rischiosa, secondo la Cassazione. Ancor peggio portarsi il registro cartaceo a casa.


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