Insegnanti fannulloni ? cosa ne pensano i lettori di RTS



Se una certa politica dice che gli insegnanti sono dei fannulloni, grazie alla forza mediatica delle televisioni, dei giornali e anche di internet, tutta o quasi tutta l'opinione pubblica amplifica il concetto. Se gli insegnanti cercano di dissentire, la loro forza mediatica non sfonda, e per tutti rimangono fannulloni.


In riferimento a questi attacchi infondati si vuole dare la parola mediatica ad alcuni insegnanti, nel tentativo di ristabilire la verità su una professione volutamente denigrata da facili concetti populistici. Di seguito si propone una parte dei commenti pubblicati nella pagina Facebook del blog “Regolarità e Trasparenza nella Scuola”:
“A tutti fa comodo non capire che vita fanno gli insegnanti !!!!!! Ormai è un tormentone ....vacanze ferie feste ...Ehi sì . Vero . Diciamogli di si ...tanto è lo stesso . Nessuno parla del nostro  stipendio ....va bene anche quello ....in poche parole siamo dei fannulloni “.
S. G.

“Certo chi parla a. vanvera non può capire. Rientrare a casa, dopo cinque ore di lezione, e non essere in grado neppure di sfilarsi il cappotto ma di lanciarsi nel primo divano disponibile. Essere insegnanti significa anche questo”.
G. M.

“Chiedetelo ai mariti (o alle mogli) degli insegnanti..chiedetelo ai figli. Vi sapranno dire quanto tempo rubato alla famiglia,quanti week end persi per gli impegni scolastici..e quanti soldi spesi per materiale che la scuola non fornisce agli alunni...o per il proprio aggiornamento!!!Forse siamo abituati a stare zitti ed andare avanti.
S. E.
“Gli insegnanti per preparare le lezioni correggere i compiti, impostare il proprio lavoro, utilizzano molto altro tempo, in " nero" a casa e per aggiornarsi seguono corsi a proprie spese! Parliamone”
F. F.


“Noi siamo ritenuti "dal popolo" una categoria privilegiata: 4 ore al giorno, 15 giorni di festa a Natale, una settimana a Pasqua, 2 mesi di ferie estivi + le varie riunioni sindacali. Ma nessuno vede i nostri stipendi da miseria, i rientri pomeridiani, le mense passate a sbucciare mele e a tagliare fettine di carne a bambini che non sanno tenere ancora bene le posate in mano, i corsi di aggiornamento a proprie spese, il lavoro fatto a casa che assorbe più tempo di quello fatto in classe, l'essere a contatto (come per me della scuola Primaria) con 3 classi di bambini di 8 anni per un totale di 70 alunni che piangono per il dispetto di un amico, perchè vogliono ancora la mamma, per un semplice rimprovero che (a detta dei genitori) urta la loro sensibilità causando, in alcuni casi, anche incubi notturni e con la minaccia, ormai trita e ritrita delle famiglie: "Altrimenti lo trasferisco in altra scuola". Per non parlare poi delle burocrazia: alunni BES da seguire, registro elettronico da tenere costantemente aggiornato. E alla fine, SIAMO I PIÙ INVIDIATI DAGLI ITALIANI. Io dico solo:" Venite gente, venite in questo mondo incantato dove pensate che noi viviamo e trascorrete una settimana con noi. Scapperete a gambe levate".
P. F.

Aldo Domenico Ficara