In questo articolo si vuole ricordare un
botta e risposta nelle pagine de La Tecnica della Scuola che si svolse nel
settembre del 2014 a proposito dell’uso delle sedie all’interno di un edificio
scolastico:
Botta:
Sicurezza nella
scuola: l’utilizzo degli arredi
Aldo Domenico
Ficara Lunedì, 01 Settembre 2014
Su Facebook
a volte si vedono fotografie di aule scolastiche *, dove persone adulte
partecipanti ad attività di aggiornamento, utilizzano sedie progettate per i
bambini della scuola primaria o della secondaria di primo grado.
Un utilizzo
contrario alla UNI EN 1729 e quindi un utilizzo fuori dai dettami della
norma, che non consente tra le altre cose una corretta postura dell'
adulto. La UNI EN 1729 dice: “Le caratteristiche di banchi e sedie stabiliscono
ad esempio che:
·
gli spigoli
devono essere arrotondati con un raggio minimo di 2mm. Le superfici devono
essere lisce, le estremità rivestite per evitare di generare schegge taglienti;
·
in relazione
all'altezza dello studente (da 80 cm per i bambini fino ai due metri per i
ragazzi), le norme assegnano agli arredi scolastici delle vere e proprie
"taglie". In questo modo le norme intendono favorire l'adozione di
una corretta postura
contribuendo allo sviluppo psicofisico di bambini e ragazzi che ormai
trascorrono gran parte della loro giornata a scuola.
Oggi si fa un gran parlare del piano
di edilizia scolastica del governo Renzi, si parla della
costruzione di nuovi edifici scolastici o di rilevanti manutenzioni, grazie
alla liberazione di risorse dei comuni dai vincoli del patto di stabilità
(#scuolenuove) , si parla del finanziamento dal Fondo di sviluppo e coesione,
dopo la delibera Cipe del 30 giugno, per interventi di messa in sicurezza
(#scuolesicure), si parla anche di decoro e piccola manutenzione
(#scuolebelle). Però, oltre i finanziamenti, si dovrebbe parlare
anche del fatto che quando un DS organizza un convegno, un corso di aggiornamento
o un incontro culturale (lasciamo stare i consigli di classe), gli invitati
andrebbero accomodati, nel limite del possibile (conosciamo le ristrettezze
economiche delle scuole), in sedie e banchi a norma (UNI EN 1729), sembra poco,
ma rappresenterebbe un primo passo di buone pratiche scolastiche nel rispetto
della normativa sulla sicurezza dei lavoratori nelle scuole.
http://www.tecnicadellascuola.it/item/5785-sicurezza-nella-scuola-l-utilizzo-degli-arredi.html
http://www.tecnicadellascuola.it/item/5785-sicurezza-nella-scuola-l-utilizzo-degli-arredi.html
·
Aule scolastiche
di una scuola media di Basano del Grappa
Risposta:
La scuola e
l'uso degli arredi
I lettori ci
scrivono Giovedì, 04 Settembre 2014
Vorrei fare
una riflessione relativamente all’articolo
del sig. Ficara sulla "Sicurezza
nella scuola: l'utilizzo degli arredi" in quanto non
condivido le considerazioni che fa nell’analisi della sicurezza, sull’uso
occasionale degli arredi scolastici da parte di persone adulte.
Sono un
Dirigente scolastico di una scuola media e vorrei puntualizzare che se si
organizza all’interno della propria scuola, in una normale aula scolastica, un
consiglio di classe con i genitori o un convegno occasionale di qualche ora,
rivolto agli adulti perché non si dispone di un’aula conferenza ad hoc, non
penso che questa iniziativa possa essere interpretata come un non rispetto
della norma UNI EN 1729da parte del dirigente scolastico. La norma, molto
chiara nella descrizione e nella definizione dei parametri degli arredi, si
propone di tutelare i bambini perché devono trascorrere molte ore della
giornata seduti sui banchi, affinché possano assumere una corretta postura che
possa contribuire efficacemente al loro sviluppo psicofisico.Preciso che la citata norma non attribuisce l’esclusività del banco o della sedia al bambino, e ciò perché tali arredi sono progettati per un carico di rottura di valore molto più alto di quello determinato, in condizioni normali, dal peso di una persona adulta.
In casi eccezionali, dove degli adulti per qualche ora si siedono su quelle sedie, non si crea una criticità dal punto di vista della sicurezza tale da configurarla come presenza di rischio in grado da apportare un danno psicofisico alla persona, anche perché tali banchi appartengono a ragazzi di scuola media che normalmente hanno una statura intorno al metro e settanta, pressappoco simile a quella di un adulto e a volte anche superiore.
"Per inciso faccio presente che dopo aver letto l’articolo, per scrupolo, ho misurato le dimensioni delle sedie degli alunni e dei docenti, ebbene erano identiche, in quella dei docenti c’erano in più solo i braccioli"
di Salvatore
Amato
Nota: il Sign Ficara è l’Ingegner Ficara esperto di sicurezza nei luoghi di lavoro:
http://www.tecnicadellascuola.it/ecommerce/e-book/eb-sicurezza-.html