Quattro quesiti abrogativi per una cattiva ( buona ) scuola

Via libera alla battaglia dei referendum dal mondo della scuola con i seguenti quattro quesiti abrogativi:

 SCHOOL BONUS: si chiederà di cancellare un beneficio di fatto riservato alle scuole private: le erogazioni liberali non dovranno più essere riservate alle singole scuole, ma all’intero sistema scolastico, scongiurando così anche la possibilità che le scuole private sfruttino tali meccanismi per eludere le tasse su una parte delle rette;
 POTERI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: formulazione che abroghi la chiamata diretta degli insegnanti da parte del dirigente scolastico sugli ambiti territoriali per incarichi solo triennali;
– ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: abrogazione dell’obbligo di 200 ore nei licei e 400 ore nei tecnico-professionale, lasciando le scuole libere di organizzare tali attività come hanno sempre fatto;
 VALUTAZIONE DEL MERITO DA PARTE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: abrogazione parziale dei relativi commi, allo scopo di ripristinare le funzioni precedenti del comitato di valutazione secondo il T.U. (Dl 297/94) e attribuzione del fondo per la valorizzazione dei docenti alla contrattazione.

Verrebbe da dire quattro quesiti referendari per rottamare una cattiva scuola, ma a ben pensare in questo caso non esiste una cattiva scuola,  ma solo una cattiva riforma scolastica mal costruita.