Il Miur ha comunicato che 2.641 istanze
sono state accolte, mentre altre 1.000 non state prese in considerazione; ha
inoltre informato sul fatto che le istanze considerate sono solo quelle
relative ai movimenti della fase C, ritenuti i più danneggiati. Pertanto, le
istanze relative alle altre fasi dei movimenti restano fuori dalla possibilità
di conciliazione. Questo significa che le richieste di verifica poste da tanti
potenziali danneggiati, che l’algoritmo del Miur ha mandato lontano da casa
erroneamente, non sono state nemmeno esaminate e prese in considerazione, cadendo
nella più elementare lesione del diritto all’equo trattamento e alle pari
opportunità. A tal riguardo Marcello Pacifico (Anief-Cisal) afferma: “ ad una
collega indirizzata nell'ambito Lazio 1, che ha presentato conciliazione per
chiedere Lazio 8, le è stata assegnata Messina. Siamo alla frutta: meno male
che le scuole italiane all'estero dipendono da un altro Ministero se no
qualcuno sarebbe stato trasferito in Australia. Non si può parlare più di
svista o di sbagli fisiologici, ma di errore sistematico. La situazione si è
complicata quando sono arrivati la chiamata diretta e i ritardi del concorso a
cattedra: non si sanno più quali posti saranno liberi e a chi verranno assegnati.
Per riparare il Miur farebbe bene a sbloccare subito gli organici di fatto.
Avrebbe fatto ancora meglio ad ammettere i suoi errori e a rifare la procedura.
Cosa fare? Noi non abbiamo dubbi: la strada della legalità, del tribunale, è
più lunga ma nel tempo paga. Altrimenti si esce sconfitti “.
Aldo Domenico Ficara