Consigli di classe, oltre le 40 ore va riconosciuta la giusta remunerazione




Alcuni docenti assegnatari di un numero di classi superiore a sei che nel corso dell’anno scolastico hanno partecipato a numerose riunioni di consigli di classe ordinari e straordinari,  si sono rivolti al Tribunale di Torino Sezione Lavoro per chiedere la retribuzione delle ore eccedenti le 40 annue previste dal contratto nazionale Il Giudice del Lavoro con la sentenza n. 164 del 28 gennaio 2016  ha ritenuto che sia stata violata la norma contrattuale dell’art. 29 comma terzo del CCNL che prevede il limite massimo delle 40 ore annue per la partecipazioni a riunioni dei consigli di classe alle quali i docenti non potevano sottrarsi per la natura collegiale delle stesse. Pertanto ai docenti che sono stati impegnati nella esplicazione della loro attività lavorativa, per un numero di ore eccedenti il limite previsto ( 40 ore annue ), va riconosciuta, a titolo di risarcimento dei danni subiti, la giusta remunerazione.  A tal riguardo si ricorda che le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da:
a)     partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue;
b)    la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione. Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti; nella predetta programmazione occorrerà tener conto degli oneri di servizio degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei in modo da prevedere un impegno fino a 40 ore annue;
c)     lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione. 

Aldo Domenico Ficara