L’insegnante non è un cabarettista alla Zelig. Le risate lasciamole ad altri contesti lavorativi




In un articolo di Orizzonte Scuola si scrive: “ A sostenere la tesi,  tanto provocatoria quanto rivoluzionaria, che una semplice risata può riportare l’armonia in una classe tanto provocatoria quanto rivoluzionaria è Lucia Suriano, insegnante, autrice di Educare alla felicità ed ambasciatrice nel mondo dell’International Laughter Yoga University, chiamata dall’ADI a chiudere la prima sessione di interventi nel seminario internazionale sull’educazione in programma a Bologna il 24 e il 25 febbraio “.  Questa tesi suggerisce una semplice battuta:  l’insegnante non è un cabarettista alla Zelig, ma un professionista, portatore sano di cultura, che con o senza risate, deve raggiungere obiettivi didattici attraverso lo studio metodologico quotidiano della propria disciplina. In altre parole l’insegnante attraverso la serietà della propria azione didattica, deve rappresentare per i propri studenti e per il territorio in cui opera,  un modello di autorevolezza culturale da emulare “.  Forse le risate sarebbe bene  lasciarle ad altri contesti lavorativi.

Aldo Domenico Ficara