Troppi studenti scrivono male, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente. Per Cacciari la colpa è di chi ha smantellato la scuola disorganizzandola




Massimo Cacciari  è uno dei firmatari dell'appello del Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità. L’appello che fa riferimento ad una lettera indirizzata a presidente del Consiglio, ministra dell'Istruzione e Parlamento, che recita così: "È chiaro ormai da molti anni che alla fine del percorso scolastico troppi ragazzi scrivono male in italiano, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente”. Lo stesso Massimo Cacciari intervenendo su Repubblica dice: "Chiariamo: la colpa non è degli studenti, né degli insegnanti, ma di chi ha smantellato la scuola disorganizzandola. [...] L'impianto dei vecchi licei è stato smontato senza riflettere su quali competenze siano comunque basilari per qualsiasi corso di studi. Prima c'era il nucleo forte di materie come italiano, latino, storia e filosofia al classico, lo scientifico cambiava di poco con l'aggiunta di matematica. Adesso si taglia il latino, si taglia la filosofia, pilastri per un apprendimento logico. [...] Sembra che l'unica cosa indispensabile sia professionalizzare, ma non si vuole capire che alla base di ogni apprendimento ci sono le competenze linguistiche".

Aggiornamento 2 settembre 2017:   con l'inizio dell'anno scolastico 2017 - 2018 la riflessione di Massimo Cacciari rimane sempre di attualità, lasciando inalterata la colpa di chi ha smantellato in questi ultimi lustri la scuola statale italiana

Aggiornamento 12 luglio 2020:  dopo 3 anni dalla pubblicazione dell'articolo il suo contenuto rimane d'attualità

Aldo Domenico Ficara