Scuole di ogni ordine e grado e uffici
regionali chiusi in Sicilia, il prossimo 15 maggio, per la Festa dell'Autonomia
istituita dalla Regione Sicilia nel 2010.
La festività, una delle ultime inserite nel calendario, voluta
fortemente dall'ex governatore Raffaele Lombardo riguarda la firma dello
Statuto della Regione avvenuta nel lontano 15 maggio del 1946. L'Autonomismo fu un modo per svuotare il
separatismo, guidato dal Movimento Indipendentista Siciliano, che all'indomani
dello sbarco alleato del luglio 1943 era uscito dalla clandestinità in cui era
stato sotto il periodo fascista, chiedendo l'affrancamento della Sicilia dallo
Stato Italiano. Svanì quasi subito invece l'idea che la Sicilia divenisse uno
stato federato agli Stati Uniti d'America. Padri dell'Autonomia possono essere
considerati i politici siciliani che lottarono per la concessione
dell'Autonomia come Giuseppe Alessi, Giovanni Guarino Amella, Enrico La Loggia,
Salvatore Aldisio. Lo statuto speciale siciliano fu originato da un accordo di
origine "pattizia" (assimilabile, secondo alcuni, ad un trattato fra
due entità paritetiche) fra lo Stato Italiano ed la Sicilia, rappresentata
dalla Consulta per la Sicilia, in cui erano rappresentate le categorie, i
partiti e i ceti produttivi dell'Isola, organo che materialmente formulò lo
Statuto. Statuto che fu emanato con regio decreto da Re Umberto II il 15 maggio
1946 (quindi precedente alla Costituzione della Repubblica italiana, che lo ha
recepito per intero con la legge costituzionale n. 2 del 1948), e diede vita
alla Regione Siciliana prima ancora della nascita della Repubblica Italiana,
prima fra le 5 regioni a statuto speciale. Le prime elezioni per l'Assemblea
regionale siciliana si svolsero il 30 aprile 1947, e il 25 maggio 1947 ci fu la
prima seduta parlamentare. Fino al 1970 (data di nascita dei Consigli delle
regioni ordinarie) è stata l'assemblea legislativa italiana più importante per
poteri e numero di abitanti amministrati, dopo le due Camere.