All’interno di siti web del M5S nel maggio
del 2015, prima dell’approvazione parlamentare de La Buona Scuola ( legge
107/15 ) circolavano proposte sulla figura del preside elettivo.
Preside elettivo
postato da Antimo Di Geronimo il 15/05/2015
Il disegno di legge contro la scuola ddl
AC 2994 introduce una svolta autoritaria nella scuola sostituendo la figura del
preside con un vero e proprio padrone. Per invertire questa tendenza vi
propongo di adottare iniziative volte a favorire l'introduzione del preside
elettivo, come avviene nei conservatori e nelle università, con obbligo di
ritornare ad insegnare dopo un certo numero di anni. Che ne pensate?
1.
Grande
idea! Per quanto riguarda il commento del precedente 'ospite' forse non sa che
la parte amministrativa ('gestione economica' come dice lui) è già ora affidata
al Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, DSGA); inoltre le decisioni
di Preside ( Dirigente Scolastico) e DSGA sono rese operativa dal Consiglio di
Istituto che ha più o meno le funzioni di un CdA (amministrando somme di una
certa rilevanza nelle scuole più grandi. per esempio nella mia scuola, un
grande Istituto tecnico e Liceo, il bilancio gestito dal CdI, che non comprende
stipendi nè edilizia scolastica, è dell'ordine di tre milioni di euro. Il Preside
eletto dovrebbe occuparsi quindi principalmente di organizzazione didattica, e
certamente un collega docente che abbia la fiducia del Collegio Docenti farebbe
meglio degli attuali manager improvvisati, a volte ottimi, spesso arroganti e
incapaci, paracadutati dall'alto senza alcuna logica comprensibile.
2.
Se
il Preside deve avere tutto quel potere allora dovrebbe diventare un Rettore
eletto con incarico a termine. Oppure occorre separare la gestione economica
della Scuola (dei gruppi di Istituti), affidabile allora anche a un manager,
dalla gestione della Didattica che deve rimanere affidata agli "addetti ai
lavori".Si tenga presente che in una Società antimeritocratica e
familistica come la nostra, dove nessuno si dimette se coinvolto in scandali,
c'è il rischio che il Preside assuma i famigliari e amici prima degli altri in
graduatoria, non avendo interesse a selezionare secondo altri criteri. D'altro
canto, nemmeno l'autonomia dei Rettori è servita a impedire che le Università
si riempiano di famigliari e amici del Rettore e del suo staff, magari anche in
certi casi con appalti pilotati. La faccenda è complicata anche dalla scarsa
credibilità dei Sindacati che negli anni hanno spostato le risorse destinate ai
cittadini STUDENTI (e quindi del contribuente) a favore dei DIPENDENTI della
Scuola, lasciando incancrenire tutto il resto, dagli edifici alla didattica,
alle tecnologie.
Aldo Domenico Ficara