Riportiamo un post di Pino Patroncini* pubblicato sulla sua pagina Facedbook. Il post recita così; " Nel fare pulizia in ufficio mi è
ricapitato in mano uno studio fatto sui dati ISTAT circa la scolarizzazione in
Italia, in particolare per quello che riguarda la scuola media inferiore. La
sintesi finale è questa:
"Nel 1923 (Gentile) viene istituito
l'obbligo scolastico a 14 anni, ma non si fa nulla per attuarlo.
Nel 1946 (Costituzione Repubblicana)
viene ribadito (almeno 8 anni di scuola).
Nel 1953 le licenze medie sono poco più
del 22% dei nati 14 anni prima.
Nel 1958 inizia un periodo di forte
scolarizzazione media probabilmente legato all'incipiente boom economico:
mentre negli 8 anni tra il 1953 e il 1960 le licenze medie crescono di appena
il 7,8%, tra il 1961 e il 1966 crescono di oltre il 30%.
Nel 1961 viene abolito l'esame di
ammissione alla scuola media e nel 1962 viene varata la riforma della scuola
media, applicata nel 1963: queste riforme quindi appaiono più effetto che causa
della crescita scolastica. Infatti quando si inizia a discutere della riforma (1960)
i licenziati sono circa il 35%, quando si approva (1962)sono circa il 42%,
mentre la prima classe che usufruisce della riforma (i nati nel 1952) si
licenzia a poco meno del 62% (1966).
Dopo la riforma c'è una stasi nelle
licenze di almeno tre anni dal 1967 al 1969.
Nei 4 anni dal 1970 al 1973 le licenze
aumentano del 26%.
Poi la situazione si calma e le licenze
aumentano del 12% ma in 15 anni (!!!): i nati nel 1976 sono i primi che
raggiungono il 100% delle licenze medie: essi corrispondono ai quattordicenni
del 1990 (!!!).
Siamo a 24 anni dopo la licenza della
prima classe che ha usufruito della riforma, 28 dopo la riforma, 67 dopo la
proclamazione dell'obbligo scolastico a 14 anni.
Ci sono voluti tutti questi anni perché
diventasse scontato nell'opinione pubblica e nei fatti, non solo sulla carta,
che l'obbligo era a 14 anni e che questo corrispondeva ad un bagaglio di
conoscenze da terza media. Quanti ce ne vorranno per i 16 o i 18?" "
* Pino Patroncini: Vice Presidente Nazionale Associazione Proteo Fare Sapere