Ha suscitato grande commozione la
notizia del ferimento con venti coltellate del liceale di Napoli da parte di
una gang di dodicenni. Ora scendono in campo i docenti del povero ragazzo, che
sta lottando tra la vita e la morte.
Diciassette
anni, studente al quarto anno in uno dei licei scientifici più prestigiosi del
centro storico di Napoli, bravo a scuola, affezionato alla famiglia e senza
grilli per la testa. Non beve, non fuma, niente baretti o altri luoghi
frequentati dalla movida serale, di droghe poi manco a parlarne. «Arturo studia
molto e il sabato pomeriggio esce solo i compagni di scuola che sono stati qui
con me al pronto soccorso fino a quando non hanno saputo che ce l’avrebbe
fatta».
Parla con grande compostezza, la mamma, professionista come il papà del
ragazzo, un «bravo ragazzo».
Aldo Domenico Ficara