Insegnanti obbligati a riempire carte su carte, imposte da quella cervellotica legge che è la 107



Riportiamo un post pubblicato dall'Ispettore Maurizio Tiriticco nella propria pagina Facebook


"La pelle dei professori": un bel volumetto apparso agli inizi degli anni Settanta, nel quale "si raccontava" delle lotte studentesche e del sostegno che veniva loro dato da alcuni insegnanti (io c'ero!), in verità non molti, ma comunque motivati per un rinnovamento radicale della scuola. Da quelle lotte nacquero poi il Cidi e il Sindacato scuola CGIL!!! Una cosa davvero inconcepibile allora per molti cosiddetti benpensanti: Ma come! Gli insegnanti si confondono con gli operai? Non c'è più religione! Ebbene, ruit hora fortunatamente! Ma, purtroppo, sono di questi giorni nuovi attacchi agli insegnanti! La solita solfa: lavorano poco! Hanno vacanze a non finire! In gran maggioranza sono donne e lavorano part time! E via dicendo! Ma non è così! Sono i peggio pagati in Italia e al mondo e - come se ciò non bastasse - sono sempre sotto attacco! Genitori che li offendono e li picchiano non sono casi isolati! E magari insegnassero soltanto! Purtroppo sono obbligati a riempire carte su carte, imposte da quella cervellotica e assurda legge che è la 107, carte che a nulla servono e che nulla hanno a che fare con l'insegnamento. Riunioni su riunioni, incombenze su incombenze! NO!!! La scuola è in sofferenza, ma la responsabilità è della politica! E' più che notorio che il Ministero PI non lo vuole mai nessuno! Troppe grane! E così il nostro Miur è il ponticello per chi fa politica nell'ombra e vuole uscire al sole splendente della politica nazionale! Pensate agli ultimi ministri... pardon, anche alle ultime ministre... meteore! Eppure la scuola impegna centinaia di migliaia di cittadini, tra insegnanti, alunni e genitori! Purtroppo nel nostro Paese è così! La scuola è un elefante difficile da governare! Sono meglio le gazzelle degli Esteri o i cerbiatti degli Interni! O i lupacchiotti dello Sviluppo economico! Ripeto: nel nostro Paese purtroppo è così! La scuola vale quanto il due di briscola! Però un Paese che non scommette sull'Educazione, sull'Istruzione e sulla Formazione è un paese con la p minuscola e senza futuro! Poi l'Osce ci bacchetta e l'Invalsi impone ai nostri studenti prove sulla base di criteri docimologici, ovviamente corretti, ma che gli insegnanti non conoscono! E sono costretti a subirle! Quindi, sbeffeggiati dai genitori, mal pagati dal Miur, sopportati dagli studenti! Mi chiedo: fin a quando reggerà una simile situazione? Per ora abbiamo una ministra non laureata! Con il prossimo governo avremo una ministra con la terza media? Ripeto: fino a quando reggerà una simile situazione? Eppure tutti sono pronti a riconoscere che la cultura e l'istruzione sono le chiavi di volta per lo sviluppo di un Paese! Verba volant!

Maurizio Tiriticco