Nuovo
possibile contratto, l’impresa di definirlo non risulta difficile, in quanto
non presenta chiaroscuri. Tutto è nero! L’alternativa è confermare lo status
quo.
Le definizioni del possibile nuovo contratto
L’impresa di definire il nuovo possibile contratto è
facilitato dall’uniformità “cromatica” della sua natura. Tutto è nero! La
valutazione, purtroppo, si basa sull’intermediazione. In altri termini, non è possibile
esprimere un giudizio oggettivo, per l’indisponibilità dell’Atto di Indirizzo
Detto questo il possibile nuovo contratto si presenta irriguardoso, punitivo e pesante.
Irriguardoso. Gli 85€ – sembra però che la cifra media sia inferiore – definiti più volte dalla Ministra V. Fedeli e da M. Renzi come “aumenti”, risultano un offesa alla dignità dei docenti e al loro ruolo strategico.
Punitivo e “pesante”. Le attività di formazione rischiano di divenire gratuite per l’inserimento nelle ore funzionali. A questo si aggiunge l’aumento indefinito dell’orario di servizio, dovuto allo straordinario obbligatorio e all’inasprimento delle sanzioni disciplinari.
Detto questo il possibile nuovo contratto si presenta irriguardoso, punitivo e pesante.
Irriguardoso. Gli 85€ – sembra però che la cifra media sia inferiore – definiti più volte dalla Ministra V. Fedeli e da M. Renzi come “aumenti”, risultano un offesa alla dignità dei docenti e al loro ruolo strategico.
Punitivo e “pesante”. Le attività di formazione rischiano di divenire gratuite per l’inserimento nelle ore funzionali. A questo si aggiunge l’aumento indefinito dell’orario di servizio, dovuto allo straordinario obbligatorio e all’inasprimento delle sanzioni disciplinari.
Non resta che…
Se questo è lo scenario, allora non resta che
confermare lo “staus quo”. In altri termini restare senza contratto.
Meglio, non buttare nel cestino gli attuali profili, codificati con il
contratto del 2007. I soli a credere in un contratto dignitoso sono i
confederali. In base a cosa? La trattativa sembra un’attività segreta.
Non
traspare nulla o quasi. Dai comunicati dei confederali traspare poco. La
complessità della trattativa è ridimensionata. Si entra poco nel dettaglio Si
legge nella loro ultima dichiarazione congiunta (le parti in grassetto sono del
sottoscritto(: “E’ nell’interesse della scuola oltre che dei
lavoratori chiudere positivamente, e quanto prima, la trattativa
contrattuale della scuola. Le richieste sindacali sono state poste da subito in
modo molto chiaro all’ARAN….
Concludere positivamente un difficile negoziato, quando siamo alla fine della sua vigenza, significa mettere i paletti di una prima fase di un percorso, che deve proseguire con l’obiettivo di mantenere la piena tutela del ruolo e della dignità dei lavoratori della Scuola.”
Rimango basito! E mi trattengo!
Concludere positivamente un difficile negoziato, quando siamo alla fine della sua vigenza, significa mettere i paletti di una prima fase di un percorso, che deve proseguire con l’obiettivo di mantenere la piena tutela del ruolo e della dignità dei lavoratori della Scuola.”
Rimango basito! E mi trattengo!
Gianfranco
Scialpi