Rinnovo del contratto: non sarà valutata la qualità dell’operato del docente, ma la quantità



Uno dei motivi  dello stallo momentaneo sul rinnovo del contratto del comparto scuola riguarda i troppi poteri che l’ARAN  vorrebbe assegnare al Dirigente Scolastico. Nelle richieste proposte dall’amministrazione ai sindacati emerge che sarà il preside a decidere quale insegnante avrà diritto ad un aumento di stipendio. Questo perché gli aumenti stipendiali saranno correlati all’orario di impiego dei docenti: la quantità sarà il fattore determinante per il calcolo degli stipendi, quindi per guadagnare di più bisognerà dedicarsi ad attività extra curricolari, come ad esempio al tutoraggio per l’alternanza scuola-lavoro. Ad essere valutata quindi non sarà la qualità dell’operato del docente, ma la quantità. Un criterio discutibile, così come il potere che viene affidato al Dirigente Scolastico in questa fase.