Roberto Vecchioni, cantautore,
scrittore, per 40 anni insegnante di lettere in diversi licei classici e ora
docente di «Forme di poesia in musica» all’Università di Pavia, si appassiona
al tema che diversi licei classici hanno dovuto rifiutare decine di domande di
«matricole», perché registrano il tutto esaurito, dicendo: « Probabilmente
molti si accorgono che in un mondo appiattito sull’apparenza e svuotato di
valori è necessario cercare, attraverso lo studio dei classici, le origini di
ciò che può dare un senso all’esistenza.
Nei secoli abbiamo fatto di tutto per
dare un significato alla nostra vita: movimenti politici, rivoluzioni, fino ad
arrivare al “tecnicismo”, del quale siamo diventati schiavi, mentre l’antica
Grecia era padrona della tecnica.
La cultura classica ci rende liberi e ci
aiuta a capire che non c’è una forma di evoluzione univoca, ma un progresso
utile e uno inutile ».