Salvatore Settis: Gli indecenti equivoci della cosiddetta “alternanza scuola-lavoro


L’insegnante ideale è chi sa benissimo la storia o la matematica, vi dedica la miglior parte del suo tempo, e ha elaborato la passione di trasmetterla perché la considera non solo utile, ma “bella” da coltivare, da conoscere e da far conoscere. Solo un insegnante come questo (e per nostra fortuna nella scuola italiana ce ne sono ancora migliaia) saprà davvero trasmettere, attraverso la storia o la matematica, la capacità di ragionare con rigore che è la dote più preziosa di ogni essere umano. Questo insegnare con passione (per i contenuti, non per i metodi) presuppone una concezione della scuola come luogo dove si insegna a pensare, non a “fare cose” che appaiano immediatamente produttive, secondo gli indecenti equivoci della cosiddetta “alternanza scuola-lavoro”.